martedì 22 marzo 2011

Il passaggio dalla vita in famiglia alla vita adulta con la creazione di nuovi legami: il senso di appartenenza come base per l'autonomia personale

Incontro del 5 marzo 2011 a cura della Dott.ssa Maria Luisa Peligra Avarino

Nel ringraziare la Dott.ssa Peligra per il prezioso e nutriente intervento, riportiamo i punti salienti della sua relazione

Se ci chiediamo cosa significa essere indipendente, non sappiamo rispondere in modo semplice.
Quando si diventa adulti? In passato era più semplice identificare le fasi di passaggio alla vita adulta: pensiamo alla partenza per il servizio militare che segnava l'allontanamento fisico per molti mesi del figlio. Adesso invece è più difficile trovare punti di riferimento a cui appellarsi per identificare il passaggio.
Per cui oggi non è facile orientarsi.
In psicologia si è arrivati a definire che ci si può ritenere adulti quando due tendenze vitali coesistono in armonia:
1. AUTOCONTRAZIONE: intesa come la capacità di contrarsi per dare spazio all'altro pari a me o più piccolo di me (bambino).
2. AUTOREALIZZAZIONE: intesa come la capacità di trovare la mia strada senza curarmi dell'altro.
Diventare adulti significa che la capacità di realizzazione si integra con la capacità di contrazione volontaria per dare spazio all'altro.

Per i genitori è difficile autocontrarsi quando i figli sono adulti perché devono accettare la diversità del proprio figlio.
Per il figlio cosa significa diventare adulto? Significa imparare ad Integrare le due polarità: individuazione ed appartenenza.
Ci si individua assimilando dall'ambiente le cose buone per noi e rifiutando le cose non buone. Ma occorre conoscere le cose per assimilare o rifiutare; si impara a fare ciò con il dialogo o con l'esperimento.
L'altra polarità è l'appartenenza, cioè in desiderio di stare con l'altro ma senza catene.
La nascita della capacità di integrazione tra individuazione ed appartenenza è il segnale del diventare adulto

Scritto da Corrado Guarnaccia