sabato 26 marzo 2011

Dal codice stradale al codice etico: dalle buone intenzioni alle buone prassi

L'incidente stradale è un fenomeno complesso, è l'esito di una complessa serie di cause riconducibili in primo luogo al comportamento umano (80%), poi alle condizioni dell'ambiente strada (15%) ed infine al mezzo di trasporto (5%).
Affinché ci sia una vera prevenzione occorre attenzionare, oltre che gli interventi strutturali legati alla strada o al veicolo, la variabile legata al comportamento umano che riguarda sia l'automobilista che il pedone, il ciclista o il motociclista. In questo l'educazione stradale che parta sin dai primi anni di vita e che coinvolga i ragazzi nello studio delle regole e dei rischi della strada, è lo strumento per fare cultura e che può non solo rendere comprensibile il pericolo che la strada rappresenta ma anche produrre un reale cambiamento dello stile di guida e del comportamento quando si è sulla strada.
Sabato 26 marzo dalle h 9.30 alle 13.30 ad Arcore, diversi esperti della sicurezza stradale si incontrano in un convegno. Per maggiori dettagli scarica la locandina

martedì 22 marzo 2011

Giochi con me

Laboratorio esperienziale sul gioco per genitori a cura della Dott.ssa Servidati - sabato 12 marzo 2011

Ringraziamo la Dott.ssa Servidati per la sua capacità di cogliere le piccole sfumature e la capacità di empatia e di calore con il gruppo.

Riportiamo di seguito alcune importanti note dal seminario

Per il bambino il gioco è una esperienza, non c'è un modo giusto o sbagliato di giocare, questi concetti sono forvianti, sono frutto del decalogo del "genitore perfetto" e del nostro desiderio di trovare delle dritte, ma ogni genitore e bambino è una entità a sé. Ognuno deve vivere una esperienza in cui gioca se stesso come persona.
L'idea di cura ci porta spesso a chiederci cosa devo fare? perdendo di vista il come stiamo e il dove siamo.
Il gioco è esperienza ma è anche relazione perché evoca un io ed un altro. Il gioco è corpo, è emozione, è esplorazione del mondo, ma anche degli altri di noi e della nostra vita. Cosa vuol dirmi mio figlio con questo gioco?.


Scritto da Roberta La Rosa

Il passaggio dalla vita in famiglia alla vita adulta con la creazione di nuovi legami: il senso di appartenenza come base per l'autonomia personale

Incontro del 5 marzo 2011 a cura della Dott.ssa Maria Luisa Peligra Avarino

Nel ringraziare la Dott.ssa Peligra per il prezioso e nutriente intervento, riportiamo i punti salienti della sua relazione

Se ci chiediamo cosa significa essere indipendente, non sappiamo rispondere in modo semplice.
Quando si diventa adulti? In passato era più semplice identificare le fasi di passaggio alla vita adulta: pensiamo alla partenza per il servizio militare che segnava l'allontanamento fisico per molti mesi del figlio. Adesso invece è più difficile trovare punti di riferimento a cui appellarsi per identificare il passaggio.
Per cui oggi non è facile orientarsi.
In psicologia si è arrivati a definire che ci si può ritenere adulti quando due tendenze vitali coesistono in armonia:
1. AUTOCONTRAZIONE: intesa come la capacità di contrarsi per dare spazio all'altro pari a me o più piccolo di me (bambino).
2. AUTOREALIZZAZIONE: intesa come la capacità di trovare la mia strada senza curarmi dell'altro.
Diventare adulti significa che la capacità di realizzazione si integra con la capacità di contrazione volontaria per dare spazio all'altro.

Per i genitori è difficile autocontrarsi quando i figli sono adulti perché devono accettare la diversità del proprio figlio.
Per il figlio cosa significa diventare adulto? Significa imparare ad Integrare le due polarità: individuazione ed appartenenza.
Ci si individua assimilando dall'ambiente le cose buone per noi e rifiutando le cose non buone. Ma occorre conoscere le cose per assimilare o rifiutare; si impara a fare ciò con il dialogo o con l'esperimento.
L'altra polarità è l'appartenenza, cioè in desiderio di stare con l'altro ma senza catene.
La nascita della capacità di integrazione tra individuazione ed appartenenza è il segnale del diventare adulto

Scritto da Corrado Guarnaccia

sabato 5 marzo 2011

Mi vedi, ti vedo: dall'innamoramento alla coppia attraverso la conoscenza dell'altro

Lunedì 21 marzo ore 21

Quando le aspettative riposte nel partner devono fare i conti con la realtà diversa che egli è.
Viaggio all'interno della coppia

Roberta La Rosa, psicologo e psicoterapeuta

I dati statistici dicono che sono in aumento le separazioni e c'è un crollo delle unioni. Come mai accade oggi più di ieri? Il legame coniugale-affettivo di oggi è realmente più fragile di un tempo? In che modo le aspettative, l'affettività, le emozioni intense presenti all'inizio di ogni relazione amorosa, con il crescere ed evolvere della coppia, lasciano spazio spesso a delusione, amarezza, senso di solitudine e sfiducia nel partner? C'è un modo per tenere insieme le aspettative riposte nell'altro (il vederlo solo a metà) e scoprire la sua irriducibile diversità (vederlo pienamente)?

L'incontro ha l'obiettivo di riflettere sulle dinamiche che sottendono alla scelta del partner e sul come "costruire" ad alimentare la vita di coppia.
E' rivolto alle coppie, a membri di coppie, ai single che vogliono comprendere l'affascinante mondo delle relazioni

Per partecipare alle serate è necessaria la prenotazione tramite mail parolechecurano@fastwebnet.it oppure 339 744 7553
Gli incontri, che prevedono un contributo di partecipazione di €20 (soci €10), si terranno presso la Sala Orchidea, via Enrico da Monza, 6

Giochi con me?

Laboratorio esperienziale per genitori
sabato 12 marzo ore 15.00

Il laboratorio è organizzato dalla Cooperativa sociale Casa Bimbo Tagesmutter Monza, in collaborazione con l'Associazione Parole che curano, in occasione del Festival delle famiglie.

Il gioco rappresenta per i bambini di ogni età, un momento creativo e di elaborazione di vissuti ed emozioni. Declinato nei vari momenti di crescita, concorre allo sviluppo e alla creazione dell'identità e della personalità: il bambino giocando impar...a, si esprime, si relaziona, diventa indipendente, esprime desideri.
Nel gioco un genitore riacquista una dimensione particolare della relazione con il proprio figlio; un bambino, nella fiducia relazionale che il gioco può attivare, impara a riconoscere sé stesso.

La finalità del seminario è quella di fare scoprire la funzione e l'importanza del gioco, partendo dai vissuti che nei genitori emergeranno, legati alle esperienze proposte dalla conduttrice.

Metodologia: Il seminario si articolerà in breve un momento teorico e un momento esperienziale.
Destinatari: Genitori di bambini di qualunque fascia d'età
Data: sabato 12 marzo 2011 dalle ore 15 alle ore 18
Conduttrice: dott.ssa Maria Giuditta Servidati, , "psicologo e psicoterapeuta, lavora da oltre vent'anni in ambito formativo con coppie, famiglie e gruppi su varuie tematiche".

ISCRIZIONE GRATUITA OBBLIGATORIA
info@casabimbomonza.it
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345.9424225